Settimo appuntamento in Sila. In un villaggio dei primi novecento all’ombra di possenti pini c’è una deliziosa e minuscola chiesetta in legno. Villaggio Mancuso. Una sorpresa dopo l’altra. Con questo veloce schizzo fatto mentre i miei figli reclamavano il pranzo si conclude il viaggio augurando a tutti un buon Natale.
Oggi il mio viaggio in Sila, nel sesto appuntamento, ci porta nella riserva naturale I Giganti della Sila, nota anche come riserva naturale del Fallistro dal nome della località in cui si trova. Area naturale protetta dal 1987 è situata nella nella Sila grande (Cosenza). La riserva occupa una superficie di 5,44 km², quest’area protetta è nota in quanto ospita i famosi “Giganti della Sila” o “Giganti di Fallistro”. Sono oltre 50 i pini larici ultracentenari di dimensioni maestose, i cui tronchi formano un perfetto colonnato naturale. Esseri viventi che possono innalzarsi fino a 45 metri di altezza e avere un diametro alla base di circa due metri. Che dire, in questo posto ti senti piccolo e nasce in te un sentimento struggente fra timore e dolcezza, meraviglia e nostalgia.
Quinto appuntamento.
Sequoia sempervirens.
Due esemplari imponenti, silenziosi, monumentali. Misteriosi esseri venuti da lontano e acclimatati in terra silana. Alieni. La Sequoia è un albero venuto dall’America, con esattezza dalla California, dalle montagne della Sierra Nevada.
Le sequoie che ho dipinto si trovano a Lardone in Sila grande. Parlano calabrese, in fondo hanno prosperato in una terra che ha un nome che inizia con la C di California.
Ho conosciuto questi due esemplari 25 anni fa su un libro, ma solo due anni fa ho avuto l’onore di abbracciarle per poi tornarci e ritornarci come si fa quando si visitano i parenti. Resta tuttavia che sono esseri creati per stupire e lasciarci con la testa piegata all’indietro per ricordarci che siamo piccoli.
Il nostro quarto appuntamernto in Sila ci porta a Silvana Mansio, un villaggio tutto in legno costruito nei primi del 1900. Casette uscite da una fiaba fiamminga in piena Calabria. La mia attenzione è stata attratta da questa casetta gialla ormai abbandonata. La mia fantasia ha cominciato a galoppare, immaginarmi seduto nel giardino all’ombra dei suoi magnifici pini. Profumo di resina e legno nel silenzio di questo angolo di mondo.
Nel nostro terzo appuntamento del viaggio in Sila, ecco un rumoroso abitante: la rana verde (Pelophylax esculentus L.) nel lago Arvo. Quando l’ho dipinta era fine estate, credo che con i primi freddi autunnali di questi giorni ora sia andata in letargo. Era immobile, sembrava sospesa nel vuoto…non appena ho mosso lo sguardo, non c’era più.
Eccoci al nostro secondo appuntamento del viaggio in Sila.
Sila Grande, lago Arvo. Il lago artificiale realizzato nei primi del novecento è immenso e i suoi bracci si insinuano come dita di una mano fra i monti. Perfettamente naturalizzato ora è un luogo speciale. Il lago è uno specchio. Sulle sue sponde si affaccia il villaggio di Lorica dove, al Chiosco Rosso, potete noleggiare una bici e percorrere le sponde del lago in un magnifico sentiero all’ombra degli altissimi pini larici (Pinus nigra Laricio).
E’ un luogo unico, quasi nordico con la brillantezza della luce calabrese. Ai pini si mescolano faggi, aceri, sorbi, castagni e qualche betulla! E se siete fortunati un fulmineo scoiattolo nero (Sciurus meridionalis) vi farà frenare di colpo…e vi accorgerete che sul suo petto ha una chiazza bianca.
Il sentiero passa per piccoli villaggi sempre costeggiando il lago , chiudendosi ad anello ma il tramonto ci ha sorpreso e prima che la luna si specchiasse nel lago siamo tornati indietro…con la promessa di ritornare.
Viaggio in Sila è un progetto di viaggio divenuto reale. L’idea è di camminare dipingendo luoghi, foglie, alberi e paesaggi per fissare sentimenti e profondi sguardi attraverso il pennello e gli acquerelli. Giorni immersi nei boschi e nelle tradizioni nel Parco Nazionale della Sila. Zaino, scarponi, un carnet di viaggio, acquerelli, per ritrarre viste e momenti.
Il viaggio ha inizio circa 30 anni fa, nella mia mente naturalmente, quando comprando un libro sugli alberi monumentali d’Italia scopro un posto a me sconosciuto: la Sila! Scrigno di storie e alberi monumentali, WOW! L’occasione arriva dopo anni, da adulto quando dopo diversi sopralluoghi e piccole gite nasce l’idea di un breve viaggio raccontato con acquerelli. Questa estate finalmente si parte.
Racconterò questo viaggio attraverso una serie di acquerelli e racconti che pubblicherò di domenica in domenica, per tutto il mese di dicembre. Un modo per viaggiare in un momento in cui non è possibile farlo. Un viaggio senza tempo dove ognuno potrà sognare. Buon viaggio.
Vi aspetto domenica prossima